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Perché il COVID-19 è tutto un complotto?
30 giugno 2020 | tempo di lettura: 6 minuti

La mente umana ha il bisogno costante di trovare una giustificazione a tutto ciò che non riesce a spiegare in maniera razionale. A volte, lo fa perfino quando una spiegazione logica esiste ed è inconfutabile – ed è qui che nascono le migliori teorie del complotto.

Ovviamente, neanche la delicata situazione nella quale ci siamo trovati e ci troviamo tuttora è stata esente da complotti; al contrario, l’aria di mistero che aleggia attorno a questa (enigmatica?) pandemia non ha fatto altro che dare adito alle più intricate ed inquietanti cospirazioni, tali da essere pubblicate persino sui principali quotidiani, oltre che, banalmente, in giro per il web.

I complottisti meno originali puntano subito il dito contro il Governo; a loro si accodano i già accaniti sostenitori del complotto sul 5G, secondo cui la pandemia sarebbe stata solamente un diversivo per evitare che tutta l’attenzione si concentrasse sulle malefiche emissioni elettromagnetiche – il che, tra l’altro, è avvenuto comunque.

I più creativi, poi, sostengono come il termine “coronavirus”, se letto al contrario, indicherebbe un’espressione in lingua hindi tradotta con “Alba e occhio”, un palese – per loro – riferimento all’occhio interiore e agli Illuminati. Non ci è dato saperne di più, e forse è un bene.

Le cospirazioni riguardanti tale virus, comunque, iniziano a prendere piede già nel 2002, anno in cui si diffuse la SARS e con essa una serie di teorie complottistiche, le quali sembravano appoggiare l’idea secondo cui il virus sarebbe stato creato artificialmente dagli USA e diffuso con cognizione di causa in Cina. Altri sostenevano che il virus fosse stato prodotto all’interno dei laboratori cinesi, e che accidentalmente ve ne fosse scappato – teoria tuttora sostenuta da molti in relazione al nuovo COVID-19.

In realtà, nel 2018 l’OMS aveva stilato una lista di possibili agenti patogeni che avrebbero potuto causare un’epidemia in un futuro più o meno prossimo – tra essi, si parlava del cosiddetto “Disease X”, una malattia ignota che con ogni probabilità avrebbe messo in ginocchio il sistema sanitario ed economico mondiale. Tale presa di coscienza, in aggiunta alla già raggiunta consapevolezza di ciò che anni prima la SARS aveva portato con sé, aveva fatto sì che tale “malattia X” venisse inclusa tra le dieci priorità dell’OMS.

Certamente, oggi si è tornato a parlare del “Disease X”, a causa delle evidenti analogie con il coronavirus che ormai conosciamo bene. Difatti, c’è chi sostiene apertamente che il COVID-19 sarebbe proprio il primo esemplare di Disease X – per chi volesse approfondire questo argomento, se ne parla qui: We Knew Disease X Was Coming. It’s Here Now.

Lungi da me voler prendere o meno posizione a favore o a discapito di una qualsivoglia teoria complottistica; credo comunque che, prima di farlo, sia necessario informarsi bene e tramite fonti certe, senza cadere nelle argute trappole del web. Forse si sa ancora troppo poco, forse la verità è dietro l’angolo; sta di fatto che le cospirazioni si moltiplicano giorno dopo giorno e, a volte, con il rischio di farci allontanare troppo dalla realtà.
E voi, cosa ne pensate? Commentate qui sotto!